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Giobbe 1:8-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

8. — Hai notato il mio servo Giobbe? — chiese ancora il Signore. Poi aggiunse: — In tutta la terra non c’è nessuno retto e giusto come lui. Egli è fedele a Dio e fugge il male.

9. Satana rispose:— Gli conviene rispettarti, lo credo bene!

10. Tu proteggi lui, la sua famiglia e tutto quello che possiede! Benedici tutto quel che fa, e così il suo bestiame cresce a vista d’occhio.

11. Ma prova a toccare le sue proprietà e vedrai come bestemmierà anche lui.

12. Il Signore disse a Satana:— D’accordo, fa’ quel che vuoi delle sue proprietà, ma non toccare la sua persona.E Satana si allontanò.

13. Un giorno, mentre i figli e le figlie di Giobbe banchettavano a casa del fratello maggiore,

14-15. un uomo venne a dire a Giobbe: «I predoni sabei sono piombati addosso a me e agli altri tuoi servitori; hanno rubato i buoi che aravano e le asine che pascolavano là vicino. Hanno ucciso tutti. Solo io sono riuscito a salvarmi, per venirtelo a dire».

16. Mentre quest’uomo stava ancora parlando, un altro servo venne a dire a Giobbe: «È caduto un fulmine che ha ucciso il tuo gregge e i tuoi pastori. Solo io sono riuscito a salvarmi per venirtelo a dire».

17. Quest’uomo non aveva finito di parlare quando un altro venne a dire a Giobbe: «Tre bande di predoni caldei si sono gettate sui tuoi cammelli, li hanno presi e hanno ucciso i tuoi uomini. Solo io sono riuscito a salvarmi, per venirtelo a dire».

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