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Geremia 5:11-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

11. Il popolo d’Israele e quello di Giudami hanno tradito continuamente».Così dice il Signore.

12. Gli Israeliti hanno rinnegato il Signore e dicono: «Non vogliamo saperne di lui! Non ci capiterà alcun male, non avremo né guerra né carestia.

13. I profeti sono come il vento, non annunziano la parola del Signore. Accada ad essi quel che minacciano a noi!».

14. Il Signore, Dio dell’universo mi disse: «Geremia, poiché il popolo ha detto queste cose, le mie parole sulla tua bocca saranno come un fuoco e il popolo come la legna consumata dal fuoco».

15. Dice il Signore: «Popolo d’Israele, farò venire contro di voi una nazione da terre lontane. È gente valorosa, è una nazione antica; voi non conoscete la sua lingua, non riuscirete a capirvi.

16. I loro arcieri sono infallibili, sono tutti di valore.

17. Divoreranno il vostro raccolto e il vostro pane, uccideranno i vostri figli e le vostre figlie, mangeranno tutto il vostro bestiame, distruggeranno le vostre vigne e i vostri fichi. Con le loro armi raderanno al suolo le vostre città fortificate che vi danno tanta sicurezza.

18. «Ma neppure in quei giorni farò distruggere completamente il mio popolo.

19. Si chiederanno: “Per quale motivo il Signore nostro Dio ci ha fatto subire tutte queste disgrazie?”. Tu, Geremia, risponderai: “Come voi avete abbandonato il Signore per servire divinità straniere nella vostra terra, così ora servirete popoli stranieri in una terra che non è la vostra”.

20. «Annunzia ai discendenti di Giacobbe, agli abitanti di Giuda:

21. “Fate attenzione, gente sciocca e senza cervello. Avete occhi, ma non siete capaci di vedere, avete orecchie, ma non state a sentire.

22. Io sono il Signore! Perché non avete timore di me e non tremate in mia presenza? Al mare io ho dato come confine la sabbia: è un limite invalicabile per sempre. Le sue onde si agitano, ma sono impotenti, rumoreggiano, ma non vanno oltre.

23. Voi, invece, siete un popolo dal cuore indocile e ribelle, mi avete voltato le spalle e ve ne siete andati.

24. Non vi è nemmeno venuto in mente di onorare me, il Signore vostro Dio, quando vi mandavo regolarmente la pioggia in autunno e in primavera e vi davo ogni anno la stagione adatta per mietere il grano.

25. Ma i vostri peccati hanno sconvolto le stagioni, per le vostre iniquità non godete i frutti del paese”.

26. «Infatti tra il mio popolo c’è gente cattiva: sta in agguato come i cacciatori di uccelli, mette trappole, ma per farci cadere gli uomini.

27. Come gabbie piene di uccelli, le loro case sono piene di inganni. È per questo che sono diventati potenti e ricchi,

28. grassi e ben pasciuti. Non c’è limite alla loro arroganza, non rispettano nessun diritto, nemmeno quello degli orfani, non rendono giustizia agli oppressi.

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