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Genesi 48:2-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

2. A Giacobbe fu detto: «Tuo figlio sta arrivando!». A fatica Giacobbe si mise seduto sul letto.

3. Poi disse a Giuseppe: «Il Dio Onnipotente mi apparve a Luz, nella terra di Canaan, e mi benedisse

4. con queste parole: “Io ti darò moltissimi figli e nipoti, ti farò diventare il principio di una moltitudine di popoli. E a loro, dopo di te, darò questo paese in possesso per sempre”.

5. «E ora considero come miei, allo stesso modo di Ruben e di Simeone, i due figli che ti sono nati in Egitto, prima del mio arrivo: Manasse ed Èfraim.

6. Ma i figli che hai avuto dopo di questi, con i fratelli che verranno in seguito, si spartiranno insieme l’eredità che lascerai loro.

7. «Ricordati di tua madre Rachele, morta mentre dalla Mesopotamia facevo ritorno in Canaan, quando c’era ancora un tratto di strada per arrivare a Èfrata, e io l’ho sepolta là lungo la strada che conduce a Èfrata, cioè ∆Betlemme».

8. Quando Giacobbe vide i figli di Giuseppe domandò:— Chi sono?

9. E Giuseppe gli rispose:— Sono i figli che Dio mi ha dato qui in Egitto.— Falli venire vicino a me — disse allora Giacobbe. — Voglio benedirli.

10. Era vecchio e ci vedeva poco: era quasi cieco. Giuseppe fece avvicinare i ragazzi e Giacobbe li baciò e abbracciò.

11. Poi Giacobbe disse a Giuseppe:— Non avrei mai pensato di rivederti, e invece Dio mi concede addirittura di vedere i tuoi figli!

12. Giuseppe riprese i figli dalle ginocchia di Giacobbe e si inchinò fino a terra.

13. Poi li prese per mano tutti e due: diede a Èfraim la destra così che stava a sinistra rispetto a Giacobbe e diede la sinistra a Manasse che si trovò così a destra per Giacobbe; li fece avvicinare a suo padre.

14. Ma Giacobbe incrociò le braccia e appoggiò la sua mano destra sulla testa di Èfraim, benché fosse il minore, e quella sinistra sulla testa di Manasse, che era il primogenito.

15. E questa fu la benedizione che diede a Giuseppe:«Il Dio che i miei padri Abramo e Isaccohanno sempre servito,il Dio che mi ha guidato come un pastoreda quando sono nato fino a oggi,

16. l’angelo, che mi ha liberato da ogni male,benedica questi ragazzi!Il mio nome e quello dei miei padriAbramo e Isacco continui a vivere in loroe siano l’inizio di un popolo nel paese».

17. Quando Giuseppe vide che suo padre aveva messo la destra sulla testa di Èfraim ne fu dispiaciuto. Afferrò la mano di suo padre per spostarla sulla testa di Manasse

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