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Genesi 35:13-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

13. Poi Dio si allontanò da Giacobbe, dal luogo dove gli aveva parlato e scomparve verso l’alto.

14. E in quel posto Giacobbe rizzò una pietra a ricordo, la consacrò con olio e offrì a Dio una libagione.

15. Giacobbe chiamò il luogo dove Dio gli aveva parlato «Betel» (Casa di Dio).

16. Giacobbe e i suoi partirono da Betel. Erano ancora piuttosto distanti da Èfrata quando Rachele partorì. Ebbe un parto molto difficile.

17. Durante le doglie la levatrice disse a Rachele: «Non aver paura, anche questa volta avrai un figlio!».

18. Rachele stava morendo. Prima di esalare l’ultimo respiro chiamò suo figlio Ben-Onì (Figlio del Mio Dolore). Suo padre invece lo chiamò Beniamino (Figlio della Felicità).

19. Rachele dunque morì e fu sepolta lungo la via che porta a Èfrata, cioè a Betlemme.

20. Sulla sua tomba Giacobbe costruì un monumento: è quel monumento sepolcrale di Rachele che esiste anche oggi.

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