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Genesi 29:9-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

9. Stava ancora parlando con loro quando arrivò Rachele che portava al pascolo il gregge di suo padre.

10. Quando Giacobbe vide Rachele con il gregge di suo zio Labano, si fece avanti, tolse la pietra che copriva l’apertura del pozzo e abbeverò il gregge di suo zio.

11. Poi Giacobbe baciò Rachele e pianse di commozione.

12. La informò di essere nipote di suo padre, il figlio di Rebecca. Rachele corse immediatamente a dirlo a suo padre.

13. Appena udita la notizia che suo nipote era arrivato, Labano si precipitò verso Giacobbe, lo strinse fra le braccia, lo baciò e lo condusse a casa sua. Giacobbe raccontò a Labano tutte le sue vicende.

14. Allora Labano gli disse: «Tu sei davvero uno dei nostri! Del nostro stesso sangue!».Giacobbe rimase da Labano un mese intero.

15. Labano disse a Giacobbe: «Tu sei mio parente, ma non è una buona ragione perché tu lavori per me senza ricevere alcun compenso. Dimmi dunque quale deve essere la tua paga».

16. Labano aveva due figlie: la maggiore si chiamava Lia, la minore Rachele.

17. Lia aveva uno sguardo spento, Rachele invece era piacevole, di bell’aspetto.

18. Giacobbe si era innamorato di Rachele. Perciò disse a Labano:— Lavorerò per te sette anni per sposare Rachele, tua figlia minore.

19. Labano approvò:— Preferisco darla a te piuttosto che a qualsiasi altro. Rimani pure con me.

20. Così Giacobbe lavorò al servizio di Labano per sette anni, pur di avere Rachele: gli parvero pochi giorni tanto egli l’amava.

21. Alla fine Giacobbe disse a Labano: «Ormai i sette anni sono passati. Dammi la mia fidanzata perché voglio sposarla».

22. Allora Labano invitò alla festa di nozze tutte le persone di quel luogo.

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