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Genesi 29:12-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

12. La informò di essere nipote di suo padre, il figlio di Rebecca. Rachele corse immediatamente a dirlo a suo padre.

13. Appena udita la notizia che suo nipote era arrivato, Labano si precipitò verso Giacobbe, lo strinse fra le braccia, lo baciò e lo condusse a casa sua. Giacobbe raccontò a Labano tutte le sue vicende.

14. Allora Labano gli disse: «Tu sei davvero uno dei nostri! Del nostro stesso sangue!».Giacobbe rimase da Labano un mese intero.

15. Labano disse a Giacobbe: «Tu sei mio parente, ma non è una buona ragione perché tu lavori per me senza ricevere alcun compenso. Dimmi dunque quale deve essere la tua paga».

16. Labano aveva due figlie: la maggiore si chiamava Lia, la minore Rachele.

17. Lia aveva uno sguardo spento, Rachele invece era piacevole, di bell’aspetto.

18. Giacobbe si era innamorato di Rachele. Perciò disse a Labano:— Lavorerò per te sette anni per sposare Rachele, tua figlia minore.

19. Labano approvò:— Preferisco darla a te piuttosto che a qualsiasi altro. Rimani pure con me.

20. Così Giacobbe lavorò al servizio di Labano per sette anni, pur di avere Rachele: gli parvero pochi giorni tanto egli l’amava.

21. Alla fine Giacobbe disse a Labano: «Ormai i sette anni sono passati. Dammi la mia fidanzata perché voglio sposarla».

22. Allora Labano invitò alla festa di nozze tutte le persone di quel luogo.

23. Ma quando fu sera prese sua figlia Lia e la portò a Giacobbe che trascorse la notte con lei. (

24. A Lia Labano aveva dato come schiava Zilpa).

25. Quando spuntò il giorno Giacobbe si accorse che era Lia. Allora andò da Labano e protestò:— Perché mi hai fatto questo? Ho lavorato per te come un servo per potere sposare Rachele. Perché mi hai ingannato?

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