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Genesi 26:3-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

3. Abita da straniero in questo paese; io sarò con te e ti benedirò: darò tutta questa terra ai tuoi discendenti. Io manterrò il giuramento che ho fatto a tuo padre.

4. Renderò i tuoi discendenti numerosi come le stelle del cielo. Darò loro tutta questa terra. E per mezzo dei tuoi discendenti si diranno benedetti tutti i popoli della terra,

5. perché Abramo mi ha ubbidito e ha eseguito tutto quel che gli avevo comandato: i miei ordini, le mie prescrizioni, le mie leggi».

6. Così Isacco rimase a Gerar.

7. Gli abitanti del luogo gli rivolgevano domande a proposito di sua moglie. Egli diceva: «È mia sorella», perché aveva paura di dire: «È mia moglie». Temeva che lo uccidessero per prendersi Rebecca che era molto bella.

8. Isacco si trovava a Gerar già da qualche tempo, quando un giorno Abimèlec, re dei Filistei, si affacciò alla finestra. Vide Isacco e sua moglie Rebecca nella loro intimità.

9. Allora Abimèlec chiamò Isacco e gli disse:— Non c’è alcun dubbio, certamente quella è tua moglie. Perché hai detto che era tua sorella?Isacco gli rispose:— L’ho detto per paura di dovere morire per causa sua.

10. — Che cosa ci hai combinato? — continuò Abimèlec. — Poco ci mancava che qualcuno avesse rapporti con tua moglie. Così ci avresti resi colpevoli.

11. Poi Abimèlec diede quest’ordine a tutto il popolo: «Se qualcuno fa del male a quest’uomo o a sua moglie, sarà condannato a morte!».

12. Isacco fece in quella terra una semina e quell’anno ebbe un raccolto molto abbondante: il Signore lo aveva benedetto.

13. Egli divenne una persona importante, fino a ottenere una posizione influente.

14. Diventò padrone di grandi mandrie e di numerosi greggi. Aveva molti servitori.I Filistei lo invidiavano.

15. Riempirono di terra tutti i pozzi che a suo tempo i servi di suo padre Abramo avevano scavato.

16. Allora Abimèlec disse a Isacco: «Vattene via da noi, perché sei troppo potente».

17. E Isacco si allontanò da quel luogo; si accampò e si stabilì nella valle di Gerar.

18. Isacco riaprì i pozzi che erano stati scavati dai servi ai tempi di suo padre, e che i Filistei avevano riempiti di terra dopo la morte di Abramo. Li chiamò con gli stessi nomi che aveva dato loro suo padre Abramo.

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