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Ezechiele 21:12-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

12. Ti chiederanno: “Perché piangi?”. Tu risponderai: Ho avuto notizia di quanto sta per accadere. Ogni volontà svanirà, le mani tremeranno, le ginocchia si piegheranno e il coraggio verrà meno. Tutto questo accadrà certamente. Questa è la parola di Dio, il Signore!».

13. Il Signore mi disse:

14. «Ezechiele, parla a nome mio. Rivela quel che io, il Signore, annunzio:Io ho una spada,una spada aguzza e affilata;

15. aguzza per fare un massacro,così affilata che lampeggia tutta.

16. L’ho data ad affilare,ed è pronta,è aguzza e affilataper darla in mano a chi deve uccidere.

17. Grida, Ezechiele, lamentati:la spada colpisce il mio popolo e i capi d’Israele.Tutti cadranno insieme.Battiti il petto per la disperazione.

18. Questa è una dura prova:lo dichiaro io, Dio, il Signore.

19. Profetizza, Ezechiele!Batti le manie la spada colpirà una, due, tre volte.La spada del grande massacro li insegue.

20. Il coraggio svanisce,tutti vacillano.Contro ogni porta ho puntatola spada del massacro,lampeggiante e pronta a uccidere.

21. Spada affilata colpisci a destra e a sinistra,punta la tua lama ovunque.

22. Anch’io batterò le mani,sfogherò tutta la mia collera,parola del Signore».

23. Il Signore mi parlò:

24. «Ezechiele, traccia le due strade che il re di Babilonia, armato di spada, potrà percorrere. Falle incominciare dalla stessa regione e, all’inizio di ciascuna, indica verso quale città si dirigono.

25. Una strada porterà l’esercito babilonese alla città ammonita di Rabbà, e l’altra alla città fortificata di Gerusalemme, in Giuda.

26. Il re di Babilonia si ferma al bivio, all’inizio delle due strade, per consultare la sorte: scuote le frecce, interroga gli idoli ed esamina il fegato degli animali sacrificati.

27. Nella sua mano destra sta il responso che indica Gerusalemme. Egli ordina di dare il grido di battaglia, di disporre strumenti di guerra contro le porte della città, di innalzare terrapieni e costruire torri.

28. La gente di Gerusalemme però non crede a quel che vede, perché si sente protetta dal patto concluso. Il re di Babilonia invece ricorda il loro tradimento e li avverte che saranno catturati.

29. Allora io, Dio, il Signore, dichiaro: Voi non avete fatto nulla per far dimenticare le vostre colpe, anzi avete manifestato la vostra disubbidienza e i vostri peccati in ogni azione. Vi siete fatti notare e ora sarete presi dal nemico.

30. «E tu, infame e sacrilego principe d’Israele, sappi che il tuo giorno è arrivato, il tuo comportamento malvagio avrà fine.

31. Io, Dio, il Signore, annunzio che tu deporrai la corona, ti leverai il turbante. Niente sarà uguale a prima. La povera gente arriverà in alto, i potenti saranno abbassati.

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