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Daniele 10:10-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

10. «Allora una mano mi toccò e mi fece alzare, tremante, sulle ginocchia e mentre mi appoggiavo sulle mani

11. quell’uomo mi disse: “Daniele, tu che sei amato da Dio, cerca di capire il senso delle parole che ti dirò. Sta’ ritto in piedi, perché in questo momento sono stato mandato da te!”. A queste parole, mi alzai, ancora tutto tremante.

12. Egli aggiunse: “Non temere, Daniele! Dal primo giorno in cui hai manifestato un’umile sottomissione a Dio e hai cercato di capire quel che accadeva, la tua preghiera è stata esaudita e io sono venuto a portarti la risposta.

13. Ma l’angelo protettore del regno persiano mi ha fatto opposizione per ventun giorni, finché Michele, uno degli angeli più importanti, non è venuto in mio aiuto. Perciò ∆sono stato trattenuto là presso i re di Persia.

14. Ma ora vengo per farti comprendere quel che accadrà in futuro al tuo popolo. Ecco ancora una visione che riguarda quei tempi”.

15. «Mentre mi parlava, il mio sguardo era fisso a terra e non riuscivo a pronunziare una parola.

16. Ma un essere, simile a un uomo, mi toccò le labbra ed io potei di nuovo aprire la bocca e parlare. Dissi a quell’uomo che mi stava di fronte: “Signore mio, sono angosciato da questa visione e mi mancano le forze.

17. Come potrei parlare con te, mio signore, se a me, tuo servo, mancano le forze e perfino il respiro?”.

18. Allora, quello simile a un uomo mi toccò di nuovo per ridarmi le forze.

19. Mi disse: “Uomo, amato da Dio, non temere! Stai tranquillo! Fatti coraggio, riprendi le tue forze!”. Mentre mi parlava, mi sentivo ritornare le forze. Allora gli dissi: “Signore mio, ora mi hai ridato le forze e mi puoi parlare”.

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