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2 Re 6:27-33 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

27. Ma il re rispose:— Se non ti aiuta Dio, come posso farlo io? Dove li trovo, io, il grano e il vino?

28. Poi aggiunse:— Che cosa ti è successo?Lei rispose:— Vedi quella donna? L’altro giorno mi ha proposto: «Prendiamo tuo figlio e mangiamolo; domani mangeremo il mio».

29. Abbiamo fatto cuocere mio figlio e lo abbiamo mangiato. Il giorno dopo le ho detto: «Adesso mangiamo il tuo». Lei, però, lo aveva nascosto.

30. Udito il racconto della donna, il re si strappò i vestiti inorridito. Poiché stava camminando sulle mura, il popolo poté vederlo: sotto le sue vesti, sulla pelle, portava una tela di sacco.

31. Il re diceva: «Dio mi punisca severamente, se oggi non cade la testa di Eliseo, figlio di Safat!».

32. Eliseo era a casa sua, e con lui c’erano gli anziani della città. Il re mandò da lui uno dei suoi uomini. Prima che quello arrivasse, Eliseo disse agli anziani:— Vedete? Quel figlio di assassino ha mandato qualcuno a tagliarmi la testa. Quando arriva l’inviato del re, voi sbarrate la porta e non fatelo entrare; dietro di lui si sente già il rumore dei passi del suo re!

33. Eliseo stava ancora parlando, quando il re in persona arrivò da lui e gli disse:— Tutte le nostre disgrazie ci vengono dal Signore. Che cosa posso ancora aspettarmi da lui?

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