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2 Cronache 15:4-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

4. Ma quando si trovarono nel bisogno tornarono al Signore Dio d’Israele, lo cercarono ed egli si lasciò trovare.

5. In quei tempi nessuno poteva vivere con sicurezza: c’erano disordini d’ogni genere in tutte le popolazioni:

6. un popolo si metteva contro un altro popolo, una città contro un’altra città. Dio li scuoteva con ogni genere di disgrazie.

7. Ora, invece, voi, uomini di Giuda, dovete essere forti e non perdervi di coraggio, perché il vostro impegno avrà la sua ricompensa».

8. Quando Asa udì queste parole pronunziate da Azaria figlio di Oded, si fece coraggio ed eliminò gli idoli da tutta la regione di Giuda e di Beniamino e anche dalle città che aveva conquistato nella zona montagnosa di Èfraim. Poi restaurò l’altare del Signore che si trovava davanti all’atrio del tempio.

9. In quel periodo molti abitanti del regno d’Israele avevano costatato che il Signore Dio proteggeva il re Asa ed erano immigrati nel suo regno. Provenivano dalle tribù di Èfraim e Manasse e da quella di Simeone. Asa convocò tutta questa gente insieme con gli abitanti di Giuda e di Beniamino.

10. Si radunarono a Gerusalemme nel terzo mese del quindicesimo anno del regno di Asa.

11. Il primo giorno offrirono in sacrificio al Signore parte degli animali che avevano preso ai nemici: settecento buoi e settemila pecore.

12. Essi s’impegnarono a seguire sempre il Signore Dio dei loro padri con tutto il cuore e con tutta l’anima.

13. Decisero che se uno si rifiutava di seguire in tutto il Signore, Dio d’Israele, doveva essere condannato a morte, giovane o vecchio, uomo o donna che fosse.

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