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1 Samuele 30:7-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

7. Chiamò il sacerdote Ebiatàr, figlio di Achimèlec, e gli disse:— Per favore, porta qui l’efod.Ebiatàr ubbidì

8. e Davide interrogò il Signore:— Se inseguo quella banda di razziatori, riuscirò a prenderli?— Sì, — rispose il Signore, — riuscirai a raggiungerli e a liberare i prigionieri.

9. Davide partì con seicento uomini, mentre gli altri rimasero. Quando giunsero al torrente di Besor,

10. Davide continuò l’inseguimento con quattrocento uomini, gli altri duecento si fermarono perché erano troppo stanchi per attraversare il torrente.

11. Nella campagna trovarono un Egiziano e lo condussero a Davide. Gli diedero pane, acqua,

12. una schiacciata di fichi secchi e due grappoli d’uva passa. L’Egiziano mangiò e si riprese: era stato senza mangiare né bere per tre giorni e tre notti.

13. Davide gli domandò:— Di dove sei? Chi è il tuo padrone?L’uomo rispose:— Sono un giovane egiziano, schiavo di un Amalecita. Il mio padrone mi ha abbandonato tre giorni fa perché mi sono ammalato.

14. Eravamo andati a far razzie nelle terre meridionali dei Cretei, di Giuda e di Caleb e avevamo incendiato la città di Siklag.

15. Davide gli chiese:— Puoi condurci da quella gente?— Sì, — rispose, — se mi giuri in nome di Dio che non mi ucciderai e non mi riconsegnerai al mio padrone.

16. L’Egiziano condusse Davide dov’erano gli Amaleciti. Erano sparpagliati sul terreno, stavano mangiando e bevendo, facevano festa con l’enorme bottino che avevano fatto nella terra dei Filistei e di Giuda.

17. Davide li attaccò dall’alba fino alla sera del giorno dopo. Tra tutti si salvarono solo quattrocento giovani che erano fuggiti in groppa ai cammelli.

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