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1 Samuele 30:5-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

5. Erano state portate via anche le due mogli di Davide: Achinòam da Izreèl e Abigàil che era stata la moglie di Nabal da Carmel.

6. Davide venne a trovarsi in grave difficoltà. I suoi uomini, infatti, parlavano di ammazzarlo a colpi di pietra: erano tutti fuori di sé per il pensiero dei loro figli. Ma Davide ritrovò coraggio nel Signore suo Dio.

7. Chiamò il sacerdote Ebiatàr, figlio di Achimèlec, e gli disse:— Per favore, porta qui l’efod.Ebiatàr ubbidì

8. e Davide interrogò il Signore:— Se inseguo quella banda di razziatori, riuscirò a prenderli?— Sì, — rispose il Signore, — riuscirai a raggiungerli e a liberare i prigionieri.

9. Davide partì con seicento uomini, mentre gli altri rimasero. Quando giunsero al torrente di Besor,

10. Davide continuò l’inseguimento con quattrocento uomini, gli altri duecento si fermarono perché erano troppo stanchi per attraversare il torrente.

11. Nella campagna trovarono un Egiziano e lo condussero a Davide. Gli diedero pane, acqua,

12. una schiacciata di fichi secchi e due grappoli d’uva passa. L’Egiziano mangiò e si riprese: era stato senza mangiare né bere per tre giorni e tre notti.

13. Davide gli domandò:— Di dove sei? Chi è il tuo padrone?L’uomo rispose:— Sono un giovane egiziano, schiavo di un Amalecita. Il mio padrone mi ha abbandonato tre giorni fa perché mi sono ammalato.

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