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1 Samuele 3:8-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

8. Per la terza volta il Signore chiamò:— Samuele!Egli si alzò, tornò da Eli e gli disse:— Mi hai chiamato, eccomi!Allora Eli capì che era il Signore a chiamare il ragazzo.

9. Perciò disse a Samuele:— Vai a dormire e, se ti sentirai chiamare di nuovo, rispondi così: «Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta».Samuele tornò dunque a dormire.

10. Allora il Signore venne, si fermò vicino al ragazzo e, come le altre volte, chiamò:— Samuele, Samuele!Samuele rispose:— Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta.

11. Il Signore gli disse:— Ecco, sto per compiere in Israele qualcosa che lascerà sbalordito chiunque ne sentirà parlare.

12. In quel giorno realizzerò tutte le mie minacce contro Eli e la sua famiglia, senza tralasciare nulla.

13. Lo avevo avvertito! Ora punirò la sua famiglia per sempre a causa della sua colpa: lui infatti sapeva che i suoi figli mi disprezzavano, ma non li ha mai puniti.

14. Per questo dichiaro solennemente che nulla potrà mai cancellare la colpa della famiglia di Eli, né sacrifici né offerte.

15. Samuele restò a letto fino al mattino, poi si alzò e aprì le porte del santuario. Ma non aveva il coraggio di raccontare a Eli la visione.

16. Eli lo chiamò:— Samuele, figlio mio!— Eccomi, rispose Samuele.

17. — Che cosa ti ha detto il Signore? — domandò Eli. — Non nascondermi nulla. Dio ti punisca severamente se mi nasconderai una sola parola di quel che ti ha detto.

18. Allora Samuele gli raccontò tutto, senza nascondere nulla. Eli gli disse:— È il Signore! Faccia quel che ritiene giusto.

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