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1 Samuele 28:16-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

16. Samuele gli rispose:— A che serve interrogare me, quando il Signore si è allontanato da te e ti è diventato nemico?

17. Egli ha compiuto quel che aveva annunziato per mezzo mio: ha strappato il regno dalle tue mani e lo dà a un altro, a Davide.

18. Tu hai disubbidito agli ordini del Signore, non hai eseguito la sua sentenza contro gli Amaleciti. Per questo egli oggi ti tratta così.

19. Il Signore metterà te e tutti gli Israeliti in potere dei Filistei. Domani, tu e i tuoi figli sarete con me, e tutto l’accampamento degli Israeliti sarà in mano dei Filistei.

20. Terrorizzato dalle parole di Samuele, Saul cadde a terra lungo disteso. Era privo di forze anche perché non aveva mangiato da un giorno e una notte.

21. L’indovina si avvicinò a Saul, lo vide tutto spaventato e gli disse:— Io ti ho ubbidito e ho rischiato la mia vita. Per servirti ho fatto quel che mi avevi chiesto.

22. Ora, ubbidisci anche tu a me: ti porterò un po’ di pane, mangia e avrai forza per continuare la tua strada.

23. Saul rifiutò:— Non mangio niente, — disse. Ma i suoi uomini e la donna insistettero e Saul li ascoltò, si alzò da terra e si sedette sul letto.

24. La donna aveva in casa un vitello da ingrassare; subito lo uccise, prese un po’ di farina, la impastò e fece cuocere pane non lievitato.

25. Portò questi cibi a Saul e ai suoi uomini, ed essi mangiarono. Quella notte stessa ripartirono.

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