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1 Samuele 25:18-35 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

18. Abigàil prese in fretta duecento pagnotte, due otri di vino, cinque pecore pronte da cucinare, cinque misure di grano tostato, cento grappoli di uva passa e duecento schiacciate di fichi secchi. Caricò tutto su alcuni asini

19. e ordinò ai servi: «Voi andate avanti e io vi seguirò». A suo marito non disse niente.

20. Lei, in groppa al suo asino, scendeva per il fianco della collina e, a un certo punto, si trovò di fronte Davide e i suoi uomini che venivano avanti.

21. Davide stava dicendo: «Nel deserto, ho custodito per niente la roba di quell’individuo: non ha avuto nessun danno alle sue proprietà e ora mi rende male per bene.

22. Che Dio mi punisca mille volte se lascerò in vita fino a domattina un solo maschio della sua famiglia».

23. Appena vide Davide, Abigàil smontò in fretta dall’asino e si inchinò davanti a lui con la faccia a terra.

24. Si buttò ai suoi piedi e disse:— La colpa è mia! Lascia che ti parli chiaramente, o mio signore, e abbi la bontà di ascoltarmi.

25. Non far caso, o mio signore, al comportamento di quel poco di buono. È proprio come il suo nome: si chiama Nabal (Stupido) ed è davvero uno stupido. È colpa mia se io, la tua serva, non ho visto gli uomini che avevi mandato.

26. Ma, com’è vero che il Signore vive e tu sei vivo, il Signore stesso ti ha impedito di compiere un omicidio e di farti giustizia da te. I tuoi nemici e quelli che ti vogliono male abbiano la stessa sorte di Nabal.

27. E ora da’ agli uomini che ti accompagnano questi doni che io, tua serva, ti ho portato.

28. Perdona la mia colpa. Il Signore, — ne sono certa, — ti assicurerà sempre una discendenza, perché tu combatti le sue battaglie e in te non si troverà nulla di male per tutti i giorni della tua vita.

29. C’è chi si è messo a inseguirti e cerca la tua morte, ma la tua vita è custodita gelosamente in mano al Signore tuo Dio. Egli invece eliminerà la vita dei tuoi nemici, come si getta lontano un sasso con la fionda.

30. Quando il Signore compirà tutto il bene che ti ha promesso, ti metterà a capo d’Israele.

31. Allora tu non sarai turbato nel tuo cuore e non avrai il rimorso di aver versato sangue innocente o di esserti fatto giustizia da solo. Il Signore ti concederà ogni bene e tu ricordati di me, tua serva.

32. Davide rispose ad Abigàil:— Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele, che oggi ti ha mandato a incontrarmi.

33. E benedetta anche tu, perché con il tuo buon senso mi hai impedito di uccidere e di farmi giustizia da solo.

34. Com’è vero che il Signore, Dio d’Israele, vive e mi ha impedito di farti del male, ti assicuro che, se tu non fossi giunta in tempo a incontrarmi, oggi non sarebbe rimasto in vita nessun maschio della famiglia di Nabal.

35. Poi Davide prese dalle mani di Abigàil i doni che lei gli aveva portato e le disse:— Torna in pace a casa tua: come vedi ho ascoltato le tue parole e ti ho trattata bene.

Leggi il capitolo completo 1 Samuele 25