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1 Samuele 24:13-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

13. Giudichi il Signore tra me e te, vendichi lui la mia innocenza, ma io non alzerò mai la mano contro di te.

14. Come dice un antico proverbio: «Il male viene dai malvagi»: non sarò io a far del male a te.

15. Contro chi stai combattendo, o re d’Israele? chi insegui? una pulce come me, un poveraccio!

16. Il Signore sia giudice tra noi due: decida lui, mi esamini, mi giudichi e mi faccia giustizia nei tuoi confronti.

17. Quando Davide ebbe finito di dire queste parole, Saul esclamò: «Sei proprio tu che hai parlato, Davide, figlio mio?» e scoppiò in pianto.

18. Poi continuò: «Tu, Davide, sei giusto perché mi hai trattato con benevolenza; io invece ho torto perché ti ho voluto male.

19. Oggi hai dimostrato la tua bontà verso di me, perché il Signore mi aveva messo in tuo potere e tu non mi hai ucciso.

20. Nessuno, se incontra un nemico, lo lascia andare tranquillo per la sua strada. Il Signore ti ricompensi per quel che oggi hai fatto a me.

21. Ora so che tu diventerai il re, e il regno d’Israele sarà stabile in mano tua.

22. Perciò giurami, nel nome del Signore, che non farai scomparire la mia famiglia uccidendo i miei discendenti».

23. Davide giurò e Saul tornò a casa sua, mentre Davide e i suoi uomini salirono nel loro nascondiglio.

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