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1 Samuele 20:28-38 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

28. Giònata rispose:— Davide mi ha pregato di lasciarlo andare a Betlemme.

29. Mi ha detto che la sua famiglia celebrava il sacrificio annuale, e suo fratello gli aveva ordinato di essere presente. Mi ha pregato di fargli questo favore, di lasciarlo andare dai suoi parenti. Per questo non è venuto al banchetto del re.

30. Saul s’infuriò contro Giònata:— Figlio di una poco di buono! Lo sapevo che tu sei d’accordo con quel figlio di Iesse; maledetto te e la donna che t’ha fatto!

31. Finché il figlio di Iesse è al mondo, ogni giorno che egli vive, tu e il tuo regno siete in pericolo. Manda subito a prenderlo e portalo qui perché deve morire.

32. Giònata rispose a suo padre Saul:— Perché dovrebbe morire? Che cosa ha fatto?

33. Saul afferrò la lancia per colpire suo figlio. A questo punto Giònata fu sicuro che suo padre aveva deciso la morte di Davide.

34. Giònata si alzò da tavola indignato e non mangiò nulla per tutto il giorno, il secondo delle feste per la luna nuova. Era addolorato per Davide perché suo padre l’offendeva.

35. Il mattino dopo Giònata uscì verso la campagna per informare Davide. Aveva preso con sé un servo giovanissimo.

36. Gli ordinò:— Corri a cercare le frecce che tirerò.Il ragazzo si mise a correre e Giònata tirò una freccia più lontano.

37. Quando il ragazzo giunse vicino al punto dov’era caduta la freccia, Giònata gridò:

38. — La freccia è più lontana di dove sei! Corri più in là, — continuò Giònata, — svelto, non fermarti!Il ragazzo raccolse la freccia e tornò presso Giònata.

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