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1 Samuele 18:13-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

13. Allora allontanò Davide da sé; gli diede il comando di un’unità militare di mille uomini, e Davide guidò le loro azioni di guerra.

14. Riuscì bene in ogni situazione, perché il Signore era con lui.

15. Vedendo i grandi successi di Davide, Saul ebbe ancora più paura di lui.

16. Ma tutta la gente d’Israele e di Giuda amava Davide perché li guidava in guerra.

17. Saul pensò: «Farò in modo che siano i Filistei a uccidere Davide invece di farlo io stesso». Allora disse a Davide:— Ti darò in sposa Merab, la mia figlia maggiore, tu però dimostrami di essere un guerriero al mio servizio, pronto a combattere le battaglie del Signore.

18. Davide rispose:— Io non sono degno di diventare il genero dei re, anche perché la mia famiglia non è importante in Israele.

19. Di fatto, quando fu il momento di dare in sposa a Davide Merab figlia di Saul, essa fu data invece a un altro, un certo Adrièl del villaggio di Mecolà.

20. Intanto un’altra figlia di Saul, Mical, s’innamorò di Davide e lo disse a suo padre. Saul fu contento di questo

21. e pensò tra sé: «Offrirò Mical come sposa a Davide: me ne servirò come di una trappola per farlo cadere in mano ai Filistei».Poi disse a Davide:— Hai una seconda occasione per diventare mio genero.

22. Intanto ordinò ai suoi ministri di dire in confidenza a Davide: «Il re ti vuol bene e anche noi ti siamo affezionati: accetta di diventare suo genero».

23. I ministri di Saul parlarono con Davide, ma egli rispose:— Vi sembra una cosa da poco diventare genero del re? Io sono povero, un uomo da niente.

24. I ministri di Saul riferirono al re la risposta di Davide.

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