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1 Samuele 18:1-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

1. Davide terminò di parlare con Saul. Da quel momento Giònata, figlio di Saul, si sentì legato a Davide da una grande amicizia, lo amò come se stesso.

2. Da quel giorno Saul tenne Davide presso di sé e non lo lasciò tornare dai suoi.

3. Giònata strinse un patto di amicizia con Davide, perché lo amava più di un fratello.

4. Gli regalò il mantello che indossava e anche il vestito, la spada, l’arco e la cintura.

5. Davide aveva sempre successo nelle spedizioni che Saul gli affidava. Allora Saul lo mise a capo dei suoi guerrieri, e questo fece piacere sia ai soldati sia agli ufficiali di Saul.

6. Quando le truppe tornarono dalla battaglia contro i Filistei nella quale Davide aveva ucciso Golia, da tutti i villaggi degli Israeliti le donne uscirono incontro al re Saul. Cantavano e danzavano, suonavano timpani e tamburelli e acclamavano con gioia.

7. Danzando, si alternavano nel coro e cantavano:«Saul ha ucciso mille nemici e Davide dieci volte mille!».

8. Questa canzone non piacque a Saul, anzi ne fu molto irritato: «Esaltano Davide dieci volte più di me! — si lamentava — Ora manca solo che gli diano il regno».

9. Da allora Saul cominciò a guardare male Davide.

10. Il mattino dopo, uno spirito maligno mandato da Dio s’impadronì di Saul ed egli cominciò ad agitarsi in casa sua. Come ogni giorno, Davide suonava la cetra e Saul teneva in mano la lancia.

11. Improvvisamente Saul scagliò la lancia pensando: «Voglio inchiodarlo al muro». Per due volte Davide schivò il colpo.

Leggi il capitolo completo 1 Samuele 18