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1 Samuele 17:28-34 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

28. Ma suo fratello maggiore, Eliàb, lo sentì parlare con i soldati, si adirò e gli disse:— Perché sei venuto qui? A chi hai lasciato il nostro piccolo gregge nel deserto? Conosco bene il tuo orgoglio e le malizie del tuo cuore: certamente sei venuto per vedere la battaglia.

29. — Che ho fatto di male? — replicò Davide; — ho detto soltanto due parole.

30. Si allontanò dal fratello e si rivolse a un altro soldato, pose la stessa domanda e ottenne la stessa risposta.

31. I discorsi di Davide, intanto, si erano diffusi nell’accampamento e giunsero alle orecchie di Saul. Subito egli fece chiamare

32. Davide, il quale disse al re:— Non perdiamoci d’animo per quell’uomo. Andrò io, tuo servo, a combattere contro quel Filisteo.

33. Ma Saul gli rispose:— Tu non sei in grado di combattere contro quel Filisteo: sei ancora un ragazzo, mentre lui è un guerriero fin da giovane.

34. Ma Davide replicò:— Quando ero a guardia del gregge di mio padre, veniva a volte un leone o un orso a portar via una pecora.

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