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1 Samuele 16:5-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

5. — Sì, è di buon augurio, — rispose: — sono venuto per offrire un sacrificio al Signore. Purificatevi per il sacrificio e poi venite con me.Fece lui stesso il rito di purificazione per Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio.

6. Quando essi arrivarono, Samuele vide Eliàb e disse tra sé: «Ecco davanti al Signore il re da lui scelto».

7. Ma il Signore gli disse: «Non lasciarti influenzare dal suo aspetto o dalla sua altezza, non è lui che ho in mente. Quel che vede l’uomo non conta: l’uomo guarda l’apparenza, ma il Signore guarda il cuore».

8. Iesse chiamò quindi suo figlio Abinadàb e lo presentò a Samuele, ma questi disse:— No, non è lui che il Signore ha scelto.

9. Iesse presentò Sammà, e Samuele disse:— No, non è lui che il Signore ha scelto.

10. Così Iesse presentò a Samuele i suoi sette figli, ma Samuele gli disse:— Il Signore non ha scelto nessuno di loro.

11. Poi aggiunse:— Sono tutti qui i tuoi figli?— No, — rispose Iesse, — rimane ancora il più piccolo: è andato al pascolo.— Mandalo a cercare, — ordinò Samuele. — Non ci metteremo a tavola prima del suo arrivo.

12. Iesse mandò a prenderlo: era giovane e con un bel colorito, due begli occhi e di piacevole aspetto. Il Signore disse a Samuele: «È lui: consacralo re».

13. E Samuele prese il recipiente di corno pieno d’olio e lo versò sulla testa di Davide per consacrarlo, di fronte ai suoi fratelli. Lo spirito del Signore scese su Davide e, da quel giorno, fu sempre con lui. Samuele infine tornò a Rama.

14. Lo spirito del Signore aveva abbandonato Saul. Ora egli era tormentato da uno spirito maligno mandato dal Signore.

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