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1 Samuele 14:25-35 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

25. Tutti attraversarono un bosco nel quale c’era del miele sul terreno.

26. Mentre passavano, vedevano il miele colare, ma nessuno stese la mano per mangiarne: tutti avevano timore della maledizione.

27. Giònata, però, non aveva udito quel che Saul aveva minacciato alla gente; tese la lancia che aveva in mano, la intinse nel miele e se lo portò alla bocca con la mano. Subito riprese le forze.

28. Ma uno dei soldati gli disse:— Non sai che tuo padre ci ha imposto, sotto pena di maledizione, di non mangiare niente per tutto il giorno? E adesso tutti siamo sfiniti.

29. Giònata rispose:— Mio padre porta il paese alla rovina. Non vedete come mi sono ripreso con un po’ di questo miele?

30. Se i nostri avessero mangiato qualcosa del bottino preso ai nemici, la sconfitta dei Filistei sarebbe stata ancora maggiore.

31. In quel giorno i Filistei furono sconfitti da Micmas fino ad Àialon. I soldati erano sfiniti;

32. Si gettarono sul bottino, presero agnelli, buoi e vitelli, li uccisero sul posto e li mangiarono senza dissanguarli.

33. Qualcuno lo disse a Saul:— La gente sta peccando contro il Signore: mangia anche il sangue!Saul esclamò:— Traditori! Preparatemi subito una grossa pietra.

34. Poi ordinò:— Passate tra la gente e ordinate che ciascuno mi porti qui il suo montone o il suo bue. Li macellerete su questa pietra e poi li mangerete. Così non offenderete il Signore nutrendovi anche di sangue.Quella notte tutti portarono i loro animali e li macellarono sulla pietra.

35. Fu quella la prima volta che Saul innalzò un altare al Signore.

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