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1 Samuele 11:6-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

6. Mentre egli ascoltava, lo spirito del Signore si impossessò di lui. Saul, in preda a un grande furore,

7. prese un paio di buoi e li fece a pezzi, poi li mandò, per mezzo dei messaggeri, in tutto il territorio d’Israele con questa minaccia: «Così finirà il bestiame di quanti non seguiranno Saul e Samuele in battaglia».Il popolo fu preso dal timore del Signore e tutti si presentarono compatti come un sol uomo.

8. Saul li passò in rivista a Bezek: c’erano trecentomila uomini delle tribù d’Israele e trentamila della tribù di Giuda.

9. Poi mandò a dire agli abitanti di Iabes: «Domani, prima di mezzogiorno, sarete salvi».I messaggeri portarono la notizia a quelli di Iabes. Essi, pieni di gioia,

10. dissero a Nacas, re degli Ammoniti: «Domani ci presenteremo davanti a voi, e farete di noi quel che vorrete».

11. Ma, il mattino dopo, gli uomini di Saul, divisi in tre squadre, penetrarono nell’accampamento degli Ammoniti e fecero strage fino a mezzogiorno. I superstiti fuggirono sbandati: non ne rimasero due insieme.

12. Allora il popolo disse a Samuele:— Dove sono adesso quelli che non volevano Saul come re? Consegnateli a noi e li metteremo a morte.

13. Ma Saul rispose:— Nessuno dev’essere messo a morte in un giorno come questo: oggi il Signore ha salvato Israele.

14. Intervenne quindi Samuele e disse al popolo:— Venite, andiamo a Gàlgala per confermare il nostro re.

15. Tutto il popolo andò a Gàlgala e là, nel santuario, proclamò Saul re. Poi fecero un banchetto sacro davanti al Signore. Fu un momento di grande gioia per Saul e per tutti gli uomini d’Israele.

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