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1 Re 8:1-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

1. Allora il re Salomone convocò a Gerusalemme tutte le autorità d’Israele, i capi delle famiglie degli Israeliti. Si doveva infatti trasportare l’arca dell’alleanza del Signore dalla Città di Davide, chiamata anche Sion, al tempio.

2. Tutti gli Israeliti si riunirono in presenza del re per la festa che si celebra nel settimo mese, il mese di Etanìm.

3-4. Quando le autorità d’Israele furono giunte, i sacerdoti sollevarono l’arca, insieme con i leviti la trasportarono fino al tempio, con la tenda del convegno e con i suoi oggetti sacri.

5. Il re Salomone e l’assemblea degli Israeliti si riunirono davanti all’arca e offrirono in sacrificio un numero incalcolabile di pecore e buoi.

6. Poi i sacerdoti introdussero l’arca dell’alleanza del Signore nel santuario del tempio, nel luogo santissimo, e la collocarono sotto le ali dei cherubini.

7. Le ali aperte dei cherubini, infatti, coprivano l’arca e le stanghe che servivano a trasportarla.

8. Esse erano molto lunghe, perciò chi stava davanti al luogo santissimo poteva vederne le estremità. Da altri punti non si vedevano. Ancor oggi, tutto è come allora.

9. L’arca conteneva solo le due tavole di pietra che Mosè vi aveva messo al monte Oreb. Erano le tavole dell’alleanza fatta dal Signore con il popolo d’Israele quando esso uscì dall’Egitto.

10. Dopo che i sacerdoti furono usciti dal luogo santo, la nube riempì il tempio.

11. I sacerdoti non poterono continuare le loro funzioni, perché la presenza del Signore riempiva il tempio.

12. Allora Salomone esclamò: «Tu, o Signore, avevi deciso di abitare nell’oscurità della nube.

13. Ora ho costruito per te un tempio maestoso, un bel luogo dove potrai abitare per sempre».

14. L’assemblea degli Israeliti assisteva in piedi. Il re Salomone si voltò verso di loro e pronunziò questa benedizione:

15. «Benedetto il Signore, Dio d’Israele! Egli ha realizzato quello che aveva promesso a mio padre Davide! Infatti gli aveva detto:

16. “Io ho fatto uscire il mio popolo dall’Egitto, ma da allora non ho scelto nessuna città d’Israele per costruire un tempio dove manifestare la mia presenza. Ora ho scelto te, Davide, come capo d’Israele, il mio popolo!”.

17. «Mio padre Davide, — continuò Salomone, — aveva intenzione di costruire un tempio consacrato al Signore, Dio d’Israele,

18. ma il Signore gli disse: “Hai fatto bene a pensare di costruire un tempio in mio onore.

19. Non sarai tu, però, a realizzare questo progetto. Sarà tuo figlio da te generato a costruire il mio tempio”.

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