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1 Re 2:5-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

5. Davide aggiunse: «Tu sai il male che mi ha fatto Ioab, figlio di Seruià. Egli ha ucciso i due comandanti dell’esercito d’Israele, Abner, figlio di Ner e ∆Amasa, figlio di Ieter. In questo modo si è vendicato in tempo di pace di uccisioni avvenute in guerra. Ora ∆egli porta la responsabilità di quel che ha fatto.

6-7. Perciò farai bene a non lasciarlo morire di vecchiaia. Sii invece generoso con i figli di Barzillài da Gàlaad. Li dovrai accogliere tra gli amici che pranzano con te, perché vennero in mio aiuto quando fuggivo inseguito da tuo fratello Assalonne.

8. «Fra i tuoi uomini c’è anche Simei da Bacurìm, figlio di Ghera, della tribù di Beniamino. Mentre fuggivo verso Macanàim, lanciò contro di me una terribile maledizione; ma quando mi venne incontro pentito presso il fiume Giordano, gli giurai nel nome del Signore che non l’avrei fatto uccidere.

9. Tu, però, non lasciarlo impunito. Sei intelligente e sai quel che ti conviene fare: non lasciarlo morire di vecchiaia!».

10. Davide morì e fu sepolto nella Città di Davide.

11. Aveva regnato quarant’anni: sette a Ebron e trentatré a Gerusalemme.

12. Dopo Davide salì al trono Salomone e il potere si consolidò nelle sue mani.

13. Un giorno Adonia, figlio di Davide e di Agghìt, andò da Betsabea, la madre di Salomone.— Sei venuto da amico? — gli chiese Betsabea.— Sì, — rispose Adonia. —

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