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1 Re 15:4-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

4. Tuttavia, per amore di Davide, il Signore non volle estinguere la sua dinastia: diede un figlio ad Abiam e mantenne stabile Gerusalemme.

5. Tutto questo avvenne perché Davide aveva fatto la volontà del Signore e in tutta la sua vita non aveva mai trasgredito ai suoi comandamenti, eccetto che nel caso di Uria l’Ittita.

6. Le ostilità cominciate tra Roboamo e Geroboamo continuarono per tutta la vita di Abiam.

7. Gli altri fatti della vita di Abiam sono raccontati nella ‘Storia dei re di Giuda’. Abiam fu continuamente in guerra con Geroboamo.

8. Quando morì, fu sepolto nella Città di Davide. Dopo di lui, regnò suo figlio Asa.

9. Nel ventesimo anno di regno di Geroboamo, re d’Israele, Asa divenne re di Giuda.

10. Egli regnò quarantun anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Maacà ed era figlia di Abisàlom.

11. Asa fece sempre la volontà del Signore, come il suo antenato Davide.

12. Allontanò dal suo territorio tutti quelli che praticavano la prostituzione sacra e tolse di mezzo tutti gli idoli costruiti da suo padre.

13. Tolse a sua madre Maacà la dignità di regina madre, perché lei aveva costruito un idolo vergognoso in onore della dea Asera. Asa fece abbattere questa immagine e la fece bruciare vicino al torrente Cedron.

14. I santuari sulle colline, però, non furono aboliti, anche se Asa restò tutta la vita fedele al Signore, con tutto il cuore.

15. Fece anche portare nel tempio le offerte consacrate da lui e da suo padre: argento, oro e oggetti preziosi.

16. Asa fu continuamente in guerra con Baasà, re d’Israele, successore di Geroboamo.

17. Baasà venne ad attaccare il territorio di Giuda. Fece fortificare la città di Rama, in modo da impedire il passaggio e le comunicazioni ad Asa.

18. Asa, allora, consegnò ai suoi funzionari tutto l’oro e l’argento che era rimasto nel tesoro del tempio e il tesoro del palazzo reale. Ordinò loro di portare tutto nella città di Damasco, al re degli Aramei. Si chiamava Ben-Adàd, era figlio di Tabrimmòn e nipote di Cheziòn. Dovevano fargli questa proposta da parte di Asa:

19. «Diventiamo alleati, come erano alleati già i nostri padri. Ti mando un dono d’argento e d’oro. Ti prego, rompi la tua alleanza con Baasà, re d’Israele, così dovrà interrompere la guerra».

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