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1 Cronache 16:26-43 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

26. Gli dèi dei popoli sono un nulla.Il Signore ha fatto l’universo:

27. attorno a lui splendore e maestà,nel suo santuario potenza ed esultanza.

28. Rendete al Signore, popoli del mondo,rendete al Signore gloria e potenza,

29. rendete a lui la gloria che gli spetta.Entrate con offerte nel suo tempio,adoratelo quando appare nella santità;

30. tremate davanti a lui, abitanti del mondo.Egli rende stabile il mondo, che non sarà mai scosso.

31. Si rallegrino i cieli, esulti la terra,e dicano a tutti gli uomini: Dio regna.

32. Frema il mare, e quanto contiene,sia in festa tutta la campagna,

33. danzino di gioia gli alberi del bosco,davanti al Signoreche viene a giudicare la terra.

34. Lodate il Signore: egli è buono,eterno è il suo amore per noi.

35. Dite a lui: «Salvaci, Dio, nostro Salvatore!Liberaci e salvaci dalle nazioni stranieree renderemo grazie al tuo santo nome,felici di cantare le tue lodi.

36. Benedetto il Signore, Dio d’Israele,di generazione in generazione».Allora tutto il popolo acclamò: «Amen! Alleluia!».

37. Davide incaricò Asaf e i suoi parenti di curare tutti i giorni, con regolarità, il servizio davanti all’arca dell’alleanza del Signore.

38. Affidò l’incarico di portinai a Obed-Edom figlio di Iedutùn, aiutato da sessantotto parenti e da Cosa.

39. Davide affidò al sacerdote Sadoc e ai suoi parenti l’incarico del culto nell’Abitazione del Signore posta in Gàbaon, sulla collina.

40. Ogni mattina e ogni sera, regolarmente, essi dovevano bruciare al Signore sacrifici sull’altare e applicare tutte le norme scritte nella legge che il Signore aveva stabilito per gli Israeliti.

41. Erano aiutati da Eman, da Iedutùn e da altri che erano stati scelti personalmente per lodare il Signore con il canto, che dice: «Eterno è il suo amore per noi».

42. Eman e Iedutùn avevano trombe e cembali per i suonatori e tutti gli strumenti per cantare le lodi di Dio. I figli di Iedutùn erano portinai.

43. Terminata la festa del trasporto dell’arca tutti ritornarono alle loro case. Anche Davide andò a salutare la sua famiglia.

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