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Marco 12:14-23 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

14. Ed essi, venuti, gli dissero: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che non ti curi d’alcuno, perché non guardi all’apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. E’ egli lecito pagare il tributo a Cesare o no? Dobbiamo darlo o non darlo?

15. Ma egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: Perché mi tentante? Portatemi un denaro, ch’io lo vegga.

16. Ed essi glielo portarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa effigie e questa iscrizione? Essi gli dissero:

17. Di Cesare. Allora Gesù disse loro: Rendete a Cesare quel ch’è di Cesare, e a Dio quel ch’è di Dio. Ed essi si maravigliarono di lui.

18. Poi vennero a lui de’ Sadducei, i quali dicono che non v’è risurrezione, e gli domandarono:

19. Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia moglie senza figliuoli, il fratello ne prenda la moglie e susciti progenie a suo fratello.

20. Or v’erano sette fratelli. Il primo prese moglie; e morendo, non lasciò progenie.

21. E il secondo la prese e morì senza lasciare progenie.

22. Così il terzo. E i sette non lasciarono progenie. Infine, dopo tutti, morì anche la donna.

23. nella risurrezione, quando saranno risuscitati, di chi di loro sarà ella moglie? Poiché tutti i sette l’hanno avuta per moglie.

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