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Luca 5:19-32 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

19. E non trovando modo d’introdurlo a motivo della calca, salirono sul tetto, e fatta un’apertura fra i tegoli, lo calaron giù col suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù.

20. Ed egli, veduta la loro fede, disse: O uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi.

21. Allora gli scribi e i Farisei cominciarono a ragionare, dicendo: Chi è costui che pronunzia bestemmie? Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?

22. Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, prese a dir loro: Che ragionate nei vostri cuori?

23. Che cosa è più agevole dire: I tuoi peccati ti son rimessi, oppur dire: Lèvati e cammina?

24. Ora, affinché sappiate che il Figliuol dell’uomo ha sulla terra autorità di rimettere i peccati: Io tel dico (disse al paralitico), lèvati, togli il tuo lettuccio e vattene a casa tua.

25. E in quell’istante, alzatosi in presenza loro e preso il suo giaciglio, se ne andò a casa sua, glorificando Iddio.

26. E tutti furon presi da stupore e glorificavano Iddio; e pieni di spavento, dicevano: Oggi abbiamo visto cose strane.

27. E dopo queste cose, egli uscì e notò un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguimi.

28. Ed egli, lasciata ogni cosa, si levò e si mise a seguirlo.

29. E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e c’era gran folla di pubblicani e d’altri che erano a tavola con loro.

30. E i Farisei ed i loro scribi mormoravano contro i discepoli di Gesù, dicendo: Perché mangiate e bevete coi pubblicani e coi peccatori?

31. E Gesù rispondendo, disse loro: I sani non hanno bisogno del medico, bensì i malati.

32. Io non son venuto a chiamare i de’ giusti, ma de’ peccatori a ravvedimento.

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