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Filippesi 2:25-30 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

25. Però ho stimato necessario di mandarvi Epafròdito, mio fratello, mio collaboratore e commilitone, inviatomi da voi per supplire ai miei bisogni,

26. giacché egli avea gran brama di vedervi tutti ed era angosciato perché avevate udito ch’egli era stato infermo.

27. E difatti è stato infermo, e ben vicino alla morte; ma Iddio ha avuto pietà di lui; e non soltanto di lui, ma anche di me, perch’io non avessi tristezza sopra tristezza.

28. Perciò ve l’ho mandato con tanta maggior premura, affinché, vedendolo di nuovo, vi rallegriate, e anch’io sia men rattristato.

29. Accoglietelo dunque nel Signore con ogni allegrezza, e abbiate stima di uomini cosiffatti;

30. perché, per l’opera di Cristo egli è stato vicino alla morte, avendo arrischiata la propria vita per supplire ai servizi che non potevate rendermi voi stessi.

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