4. né si occupino di favole e di genealogie senza fine, le quali producono questioni, anziché promuovere la dispensazione di Dio, che è in fede.
5. Ma il fine di quest’incarico è l’amore procedente da un cuor puro, da una buona coscienza e da fede non finta;
6. dalle quali cose certuni avendo deviato, si sono rivolti a un vano parlare,
7. volendo esser dottori della legge, quantunque non intendano quello che dicono, né quello che dànno per certo.
8. Or noi sappiamo che la legge è buona, se uno l’usa legittimamente,