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Giona 4:1-7 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

1. Ma Giona ne provò un gran dispiacere, e ne fu irritato; e pregò l’Eterno, dicendo:

2. O Eterno, non è egli questo ch’io dicevo, mentr’ero ancora nel mio paese? Perciò m’affrettai a fuggirmene a Tarsis; perché sapevo che sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all’ira, di gran benignità, e che ti penti del male minacciato.

3. Or dunque, o Eterno, ti prego, riprenditi la mia vita; perché per me val meglio morire che vivere".

4. E l’Eterno gli disse: "Fai tu bene a irritarti così?"

5. Poi Giona uscì dalla città, e si mise a sedere a oriente della città; si fece quivi una capanna, e vi sedette sotto, all’ombra, stando a vedere quello che succederebbe alla città.

6. E Dio, l’Eterno, per guarirlo dalla sua irritazione, fece crescere un ricino, che montò su di sopra a Giona, per fargli ombra al capo; e Giona provò una grandissima gioia a motivo di quel ricino.

7. Ma l’indomani, allo spuntar dell’alba, Iddio fece venire un verme, il quale attaccò il ricino, ed esso si seccò.

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