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Giobbe 30:25-31 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

25. Non piangevo io forse per chi era nell’avversità? l’anima mia non era ella angustiata per il povero?

26. Speravo il bene, ed è venuto il male; aspettavo la luce, ed è venuta l’oscurità!

27. Le mie viscere bollono e non hanno requie, son venuti per me giorni d’afflizione.

28. Me ne vo tutto annerito, ma non dal sole; mi levo in mezzo alla raunanza, e grido aiuto;

29. son diventato fratello degli sciacalli, compagno degli struzzi.

30. La mia pelle è nera, e cade a pezzi; le mie ossa son calcinate dall’arsura.

31. La mia cetra non dà più che accenti di lutto, e la mia zampogna voce di pianto.

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