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Geremia 6:4-13 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

4. Preparate l’attacco contro di lei; levatevi, saliamo in pien mezzodì! "Guai a noi! ché il giorno declina, e le ombre della sera s’allungano!"

5. Levatevi, saliamo di notte, e distruggiamo i suoi palazzi!

6. Poiché così parla l’Eterno degli eserciti: Abbattete i suoi alberi, ed elevate un bastione contro Gerusalemme; quella è la città che dev’esser punita; dovunque, in mezzo a lei, non v’è che oppressione.

7. Come un pozzo fa scaturire le sue acque, così ella fa scaturire la sua malvagità; in lei non si sente parlar che di violenza e di rovina; dinanzi a me stanno continuamente sofferenze e piaghe.

8. Correggiti, o Gerusalemme, affinché l’anima mia non si alieni da te, e io non faccia di te un deserto, una terra disabitata!

9. Così parla l’Eterno degli eserciti: Il resto d’Israele sarà interamente racimolato come una vigna; mettivi e rimettivi la mano, come fa il vendemmiatore sui tralci.

10. A chi parlerò io, chi prenderò a testimonio perché m’ascolti? Ecco, l’orecchio loro è incirconciso, ed essi sono incapaci di prestare attenzione; ecco, la parola dell’Eterno è diventata per loro un obbrobrio, e non vi trovano più alcun piacere.

11. Ma io son pieno del furore dell’Eterno; sono stanco di contenermi. Riversalo ad un tempo sui bambini per la strada e sulle adunate dei giovani; poiché il marito e la moglie, il vecchio e l’uomo carico d’anni saranno tutti presi.

12. Le loro case saran passate ad altri; e così pure i loro campi e le loro mogli; poiché io stenderò la mia mano sugli abitanti del paese, dice l’Eterno.

13. Perché dal più piccolo al più grande, son tutti quanti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna.

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