22. Ecco, il nemico sale, fende l’aria, come l’aquila, spiega le sue ali verso Botsra; e il cuore dei prodi d’Edom, in quel giorno, è come il cuore d’una donna in doglie di parto.
23. Riguardo a Damasco. Hamath e Arpad sono confuse, poiché hanno udito una cattiva notizia; vengon meno; è un’agitazione come quella del mare, che non può calmarsi.
24. Damasco divien fiacca, si volta per fuggire, un tremito l’ha còlta; angoscia e dolori si sono impadroniti di lei, come di donna che partorisce.
25. Come mai non è stata risparmiata la città famosa, la città della mia gioia?
26. Così i suoi giovani cadranno nelle sue piazze, e tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno, dice l’Eterno degli eserciti.
27. Ed io appiccherò il fuoco alle mura di Damasco, ed esso divorerà i palazzi di Ben-Hadad.