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Geremia 38:19-28 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

19. E il re Sedekia disse a Geremia: "Io temo que’ Giudei che si sono arresi ai Caldei, ch’io non abbia ad esser dato nelle loro mani, e ch’essi non mi scherniscano".

20. Ma Geremia rispose: "Tu non sarai dato nelle loro mani. Deh! ascolta la voce dell’Eterno in questo che ti dico: tutto andrà bene per te, e tu vivrai.

21. Ma se rifiuti d’uscire, ecco quello che l’Eterno m’ha fatto vedere:

22. Tutte le donne rimaste nella casa del re di Giuda saranno menate fuori ai capi del re di Babilonia; e queste donne diranno: I tuoi familiari amici t’hanno incitato, t’hanno vinto; i tuoi piedi sono affondati nel fango, e quelli si son ritirati".

23. E tutte le tue mogli coi tuoi figliuoli saranno menate ai Caldei; e tu non scamperai dalle loro mani, ma sarai preso e dato in mano del re di Babilonia, e questa città sarà data alle fiamme".

24. E Sedekia disse a Geremia: "Nessuno sappia nulla di queste parole, e tu non morrai.

25. E se i capi odono che io ho parlato teco e vengono da te a dirti: Dichiaraci quello che tu hai detto al re; non ce lo celare, e non ti faremo morire; e il re che t’ha detto?…

26. rispondi loro: Io ho presentato al re la mia supplicazione, ch’egli non mi facesse ritornare nella casa di Gionathan, per morirvi".

27. E tutti i capi vennero a Geremia, e lo interrogarono; ma egli rispose loro secondo tutte le parole che il re gli aveva comandate, e quelli lo lasciarono in pace perché la cosa non s’era divulgata.

28. E Geremia rimase nel cortile della prigione fino al giorno che Gerusalemme fu presa.

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