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Geremia 20:11-18 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

11. Ma l’Eterno è meco, come un potente eroe; perciò i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno; saranno coperti di confusione, perché non sono riusciti; l’onta loro sarà eterna, non sarà dimenticata.

12. Ma, o Eterno degli eserciti, che provi il giusto, che vedi le reni e il cuore, io vedrò, sì, la vendetta che prenderai di loro, poiché a te io affido la mia causa!

13. Cantate all’Eterno, lodate l’Eterno, poich’egli libera l’anima dell’infelice dalla mano dei malfattori!

14. Maledetto sia il giorno ch’io nacqui! Il giorno che mia madre mi partorì non sia benedetto!

15. Maledetto sia l’uomo che portò a mio padre la notizia: "T’è nato un maschio", e lo colmò di gioia!

16. Sia quell’uomo come le città che l’Eterno ha distrutte senza pentirsene! Oda egli delle grida il mattino, e clamori di guerra sul mezzodì;

17. poich’egli non m’ha fatto morire fin dal seno materno. Così mia madre sarebbe stata la mia tomba, e la sua gravidanza, senza fine.

18. Perché son io uscito dal seno materno per vedere tormento e dolore, e per finire i miei giorni nella vergogna?

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