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Geremia 2:12-21 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

12. O cieli, stupite di questo; inorridite e restate attoniti, dice l’Eterno.

13. Poiché il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d’acqua viva, e s’è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l’acqua.

14. Israele è egli uno schiavo? è egli uno schiavo nato in casa? Perché dunque è egli diventato una preda?

15. I leoncelli ruggono contro di lui, e fanno udire la loro voce, e riducono il suo paese in una desolazione; le sue città sono arse, e non vi son più abitanti.

16. Perfino gli abitanti di Nof e di Tahpanes ti divorano il cranio.

17. Tutto questo non ti succede egli perché hai abbandonato l’Eterno, il tuo Dio, mentr’egli ti menava per la buona via?

18. E ora, che hai tu da fare sulla via che mena in Egitto per andare a bere l’acqua del Nilo? o che hai tu da fare sulla via che mena in Assiria per andare a bere l’acqua del fiume?

19. La tua propria malvagità è quella che ti castiga, e le tue infedeltà sono la tua punizione. Sappi dunque e vedi che mala ed amara cosa è abbandonare l’Eterno, il tuo Dio, e il non aver di me alcun timore, dice il Signore, l’Eterno degli eserciti.

20. Già da lungo tempo tu hai spezzato il tuo giogo, rotti i tuoi legami e hai detto: "Non voglio più servire!" Ma sopra ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante ti sei buttata giù come una prostituta.

21. Eppure, io t’avevo piantato come una nobile vigna tutta del miglior ceppo; come dunque mi ti sei mutato in rampolli degenerati di una vigna straniera?

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