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Genesi 22:3-18 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

3. E Abrahamo levatosi la mattina di buon’ora, mise il basto al suo asino, prese con sé due de’ suoi servitori e Isacco suo figliuolo, spaccò delle legna per l’olocausto, poi partì per andare al luogo che Dio gli avea detto.

4. Il terzo giorno, Abrahamo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo.

5. E Abrahamo disse ai suoi servitori: "Rimanete qui con l’asino; io ed il ragazzo andremo fin colà e adoreremo; poi torneremo a voi".

6. E Abrahamo prese le legna per l’olocausto e le pose addosso a Isacco suo figliuolo; poi prese in mano sua il fuoco e il coltello, e tutti e due s’incamminarono assieme.

7. E Isacco parlò ad Abrahamo suo padre e disse: "Padre mio!" Abrahamo rispose: "Eccomi qui, figlio mio". E Isacco: "Ecco il fuoco e le legna; ma dov’è l’agnello per l’olocausto?"

8. Abrahamo rispose: "Figliuol mio, Iddio se lo provvederà l’agnello per l’olocausto". E camminarono ambedue assieme.

9. E giunsero al luogo che Dio gli avea detto, e Abrahamo edificò quivi l’altare, e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figliuolo, e lo mise sull’altare, sopra la legna.

10. E Abrahamo stese la mano e prese il coltello per scannare il suo figliuolo.

11. Ma l’angelo dell’Eterno gli gridò dal cielo e disse: "Abrahamo, Abrahamo".

12. E quegli rispose: "Eccomi". E l’angelo: "Non metter la mano addosso al ragazzo, e non gli fare alcun male; poiché ora so che tu temi Iddio, giacché non m’hai rifiutato il tuo figliuolo, l’unico tuo".

13. E Abrahamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, preso per le corna in un cespuglio. E Abrahamo andò, prese il montone, e l’offerse in olocausto invece del suo figliuolo.

14. E Abrahamo pose nome a quel luogo Iehovah-jireh. Per questo si dice oggi: "Al monte dell’Eterno sarà provveduto".

15. L’angelo dell’Eterno chiamò dal cielo Abrahamo una seconda volta, e disse:

16. Io giuro per me stesso, dice l’Eterno, che, siccome tu hai fatto questo e non m’hai rifiutato il tuo figliuolo, l’unico tuo,

17. io certo ti benedirò e moltiplicherò la tua progenie come le stelle del cielo e come la rena ch’è sul lido del mare; e la tua progenie possederà la porta de’ suoi nemici.

18. E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie, perché tu hai ubbidito alla mia voce".

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