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Ezechiele 46:7-21 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

7. e darà come oblazione un efa per il giovenco, un efa per montone, per gli agnelli nella misura de suoi mezzi, e un hin d’olio per efa.

8. Quando il principe entrerà, passerà per la via del vestibolo della porta, e uscirà per la stessa via.

9. Ma quando il popolo del paese verrà davanti all’Eterno nelle solennità, chi sarà entrato per la via della porta settentrionale per prostrarsi, uscirà per la via della porta meridionale; e chi sarà entrato per la via della porta meridionale uscirà per la via della porta settentrionale; nessuno se ne tornerà per la via della porta per la quale sarà entrato, ma si uscirà per la porta opposta.

10. E il principe, quando quelli entreranno, entrerà in mezzo a loro; e quando quelli usciranno, egli uscirà insieme ad essi.

11. Nelle feste e nelle solennità, l’oblazione sarà d’un efa per giovenco, d’un efa per montone, per gli agnelli quello che vorrà dare, e un hin d’olio per efa.

12. E quando il principe farà all’Eterno un’offerta volontaria, olocausto o sacrifizio d’azioni di grazie, come offerta volontaria all’Eterno, gli si aprirà la porta che guarda al levante, ed egli offrirà il suo olocausto e il suo sacrifizio d’azioni di grazie come fa nel giorno del sabato; poi uscirà; e, quando sarà uscito, si chiuderà la porta.

13. Tu offrirai ogni giorno, come olocausto all’Eterno, un agnello d’un anno, senza difetto; l’offrirai ogni mattina.

14. E v’aggiungerai ogni mattina, come oblazione, la sesta parte d’un efa e la terza parte d’un hin d’olio per intridere il fior di farina: è un’oblazione all’Eterno, da offrirsi del continuo per prescrizione perpetua.

15. Si offriranno l’agnello, l’oblazione e l’olio ogni mattina, come olocausto continuo.

16. Così parla il Signore, l’Eterno: Se il principe fa a qualcuno dei suoi figliuoli un dono preso dal proprio possesso, questo dono apparterrà ai suoi figliuoli; sarà loro proprietà ereditaria.

17. Ma se egli fa a uno de’ suoi servi un dono preso dal proprio possesso, questo dono apparterrà al servo fino all’anno della liberazione; poi, tornerà al principe; la sua eredità apparterrà soltanto ai suoi figliuoli.

18. E il principe non prenderà nulla dell’eredità del popolo, spogliandolo delle sue possessioni; quello che darà come eredità ai suoi figliuoli, lo prenderà da ciò che possiede, affinché nessuno del mio popolo sia cacciato dalla sua possessione".

19. Poi egli mi menò per l’ingresso ch’era allato alla porta, nelle camere sante destinate ai sacerdoti, le quali guardavano a settentrione; ed ecco che là in fondo, verso occidente, c’era un luogo.

20. Ed egli mi disse: "Questo è il luogo dove i sacerdoti faranno cuocere la carne dei sacrifizi per la colpa e per il peccato, e faranno cuocere l’oblazione, per non farle portare fuori nel cortile esterno, in guisa che il popolo sia santificato".

21. Poi mi menò fuori nel cortile esterno, e mi fece passar presso i quattro angoli del cortile; ed ecco, in ciascun angolo del cortile c’era un cortile.

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