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Ecclesiaste 7:6-21 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

6. Poiché qual è lo scoppiettio de’ pruni sotto una pentola, tal è il riso dello stolto. Anche questo è vanità.

7. Certo, l’oppressione rende insensato il savio, e il dono fa perdere il senno.

8. Meglio vale la fine d’una cosa, che il suo principio; e lo spirito paziente val meglio dello spirito altero.

9. Non t’affrettare a irritarti nello spirito tuo, perché l’irritazione riposa in seno agli stolti.

10. Non dire: "Come mai i giorni di prima eran migliori di questi?" poiché non è per sapienza che tu chiederesti questo.

11. La sapienza è buona quanto un’eredità, e anche di più, per quelli che vedono il sole.

12. Poiché la sapienza offre un riparo, come l’offre il danaro; ma l’eccellenza della scienza sta in questo, che la sapienza fa vivere quelli che la possiedono.

13. Considera l’opera di Dio; chi potrà raddrizzare ciò che egli ha ricurvo?

14. Nel giorno della prosperità godi del bene, e nel giorno dell’avversità rifletti. Dio ha fatto l’uno come l’altro, affinché l’uomo non scopra nulla di ciò che sarà dopo di lui.

15. Io ho veduto tutto questo nei giorni della mia vanità. V’è tal giusto che perisce per la sua giustizia, e v’è tal empio che prolunga la sua vita con la sua malvagità.

16. Non esser troppo giusto, e non ti far savio oltremisura; perché ti distruggeresti?

17. Non esser troppo empio, né essere stolto; perché morresti tu prima del tempo?

18. E’ bene che tu t’attenga fermamente a questo, e che tu non ritragga la mano da quello; poiché chi teme Iddio evita tutte queste cose.

19. La sapienza dà al savio più forza che non facciano dieci capi in una città.

20. Certo, non v’è sulla terra alcun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai.

21. Non porre dunque mente a tutte le parole che si dicono, per non sentirti maledire dal tuo servo;

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