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2 Re 1:1-17 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

1. Or dopo la morte di Achab, Moab si ribellò contro Israele.

2. Achazia cadde dalla cancellata della sala superiore di un suo appartamento a Samaria, e ne restò ammalato; e spedì dei messi, dicendo loro: "Andate a consultare Baal-Zebub, dio di Ekron, per sapere se mi riavrò di questa malattia".

3. Ma un angelo dell’Eterno disse ad Elia il Tishbita: "Lèvati, sali incontro ai messi del re di Samaria, e di’ loro: E’ forse perché non v’è Dio in Israele che voi andate a consultare Baal-Zebub, dio di Ekron?

4. Perciò, così dice l’Eterno: Tu non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai". Ed Elia se ne andò.

5. I messi tornarono ad Achazia, il quale disse loro: "Perché siete tornati?"

6. E quelli risposero: "Un uomo ci è venuto incontro, e ci ha detto: Andate, tornate dal re che vi ha mandati, e ditegli: Così dice l’Eterno: E’ forse perché non v’è alcun Dio in Israele che tu mandi a consultare Baal-Zebub, dio di Ekron? Perciò, non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai".

7. Ed Achazia chiese loro: "Com’era l’uomo che vi è venuto incontro e vi ha detto coteste parole?"

8. Quelli gli risposero: "Era un uomo vestito di pelo, con una cintola di cuoio intorno ai fianchi". E Achazia disse: "E’ Elia il Tishbita!"

9. Allora mandò un capitano di cinquanta uomini con la sua compagnia ad Elia; quegli salì e trovò Elia che stava seduto in cima al monte. Il capitano gli disse: "O uomo di Dio, il re dice: Scendi!"

10. Elia rispose e disse al capitano dei cinquanta: "Se io sono un uomo di Dio, scenda del fuoco dal cielo, e consumi te e i tuoi cinquanta uomini!" E dal cielo scese del fuoco che consumò lui e i suoi cinquanta uomini.

11. Achazia mandò di nuovo un altro capitano di cinquanta uomini con la sua compagnia, il quale si rivolse ad Elia e gli disse: "O uomo di Dio, il re dice così: Fa’ presto, scendi!;

12. Elia rispose e disse loro: "Se io sono un uomo di Dio, scenda del fuoco dal cielo, e consumi te e i tuoi cinquanta uomini". E dal cielo scese il fuoco di Dio che consumò lui e i suoi cinquanta.

13. Achazia mandò di nuovo un terzo capitano di cinquanta uomini con la sua compagnia. Questo terzo capitano di cinquanta uomini salì da Elia; e, giunto presso a lui, gli si gittò davanti in ginocchio, e lo supplicò, dicendo: "O uomo di Dio, ti prego, la mia vita e la vita di questi cinquanta tuoi servi sia preziosa agli occhi tuoi!

14. Ecco che del fuoco è sceso dal cielo, e ha consumato i due primi capitani di cinquanta uomini con le loro compagnie; ma ora sia la vita mia preziosa agli occhi tuoi".

15. E l’angelo dell’Eterno disse ad Elia: "Scendi con lui; non aver timore di lui". Elia dunque si levò, scese col capitano, andò dal re, e gli disse:

16. Così dice l’Eterno: Poiché tu hai spediti de’ messi a consultar Baal-Zebub, dio d’Ekron, quasi che non ci fosse in Israele alcun Dio da poter consultare, perciò tu non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai.

17. E Achazia morì, secondo la parola dell’Eterno pronunziata da Elia; e Jehoram cominciò a regnare invece di lui l’anno secondo di Jehoram, figliuolo di Giosafat re di Giuda, perché Achazia non aveva figliuoli.

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