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Vangelo Secondo Matteo 22:13-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

13. Allora il re disse ai servitori: “Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle *tenebre di fuori. Lí sarà il pianto e lo stridor dei denti”.

14. Poiché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti».

15. Allora i *farisei si ritirarono e tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nelle sue parole.

16. E gli mandarono i loro discepoli con gli *erodiani a dirgli: «Maestro, noi sappiamo che sei sincero e insegni la via di Dio secondo verità, e non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone.

17. Dicci dunque: Che te ne pare? È lecito, o no, pagare il tributo a *Cesare?»

18. Ma Gesú, conoscendo la loro malizia, disse: «Perché mi tentate, ipocriti?

19. Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli porsero un *denaro.

20. Ed egli domandò loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?»

21. Gli risposero: «Di Cesare». E Gesú disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio».

22. Ed essi, udito ciò, si stupirono e, lasciatolo, se ne andarono.

23. In quello stesso giorno vennero a lui dei *sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono:

24. «Maestro, *Mosè ha detto: “Se uno muore senza figli, il fratello suo sposi la moglie di lui e dia una discendenza a suo fratello”.

25. Vi erano tra di noi sette fratelli; il primo, ammogliatosi, morí; e, non avendo prole, lasciò sua moglie a suo fratello.

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