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Vangelo Secondo Matteo 13:26-35 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

26. Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie.

27. E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: “Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?”

28. Egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. I servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a coglierla?”

29. Ma egli rispose: “No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano.

30. Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mèsse, dirò ai mietitori: Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio”».

31. Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo.

32. Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quand'è cresciuto, è maggiore degli ortaggi e diventa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami».

33. Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre *misure di farina, finché la pasta sia tutta lievitata».

34. Tutte queste cose disse Gesú in parabole alle folle e senza parabole non diceva loro nulla,

35. affinché si adempisse quello che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò in parabole la mia bocca; proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».

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