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Vangelo Secondo Marco 9:6-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

6. Infatti non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento.

7. Poi venne una nuvola che li coprí con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo».

8. E a un tratto, guardatisi attorno, non videro piú nessuno con loro, se non Gesú solo.

9. Poi, mentre scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare a nessuno le cose che avevano viste, se non quando il *Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti.

10. Essi tennero per sé la cosa, domandandosi tra di loro che significasse quel risuscitare dai morti.

11. Poi gli chiesero: «Perché gli *scribi dicono che prima deve venire Elia?»

12. Egli disse loro: «Elia deve venire prima e ristabilire ogni cosa; e come mai sta scritto del Figlio dell'uomo che egli deve patire molte cose ed esser disprezzato?

13. Ma io vi dico che Elia è già venuto e, come è scritto di lui, gli hanno anche fatto quello che hanno voluto».

14. Giunti presso i discepoli, videro intorno a loro una gran folla e degli scribi che discutevano con loro.

15. Subito tutta la gente, come vide Gesú, fu sorpresa e accorse a salutarlo.

16. Egli domandò: «Di che cosa discutete con loro?»

17. Uno della folla gli rispose: «Maestro, ho condotto da te mio figlio che ha uno spirito muto;

18. e, quando si impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa cadere a terra; egli schiuma, stride i denti e rimane rigido. Ho detto ai tuoi discepoli che lo scacciassero, ma non hanno potuto».

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