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Vangelo Secondo Marco 4:29-41 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

29. Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l'ora della mietitura è venuta».

30. Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo?

31. Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il piú piccolo di tutti i semi che sono sulla terra;

32. ma quando è seminato, cresce e diventa piú grande di tutti gli ortaggi; e fa dei rami tanto grandi, che all'ombra loro possono ripararsi gli uccelli del cielo».

33. Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere.

34. Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

35. In quello stesso giorno, alla sera, Gesú disse loro: «Passiamo all'altra riva».

36. I discepoli, congedata la folla, lo presero, cosí com'era, nella barca. C'erano delle altre barche con lui.

37. Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva.

38. Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. I discepoli lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi moriamo?»

39. Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia.

40. Egli disse loro: «Perché siete cosí paurosi? Non avete ancora fede?»

41. Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?»

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