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Vangelo Secondo Marco 4:21-33 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

21. Poi diceva ancora: «Si prende forse la lampada per metterla sotto il *vaso o sotto il letto? Non la si prende invece per metterla sul *candeliere?

22. Poiché non vi è nulla che sia nascosto se non per essere manifestato; e nulla è stato tenuto segreto, se non per essere messo in luce.

23. Se uno ha orecchi per udire oda».

24. Diceva loro ancora: «Badate a ciò che udite. Con la misura con la quale misurate sarete misurati pure voi; e a voi sarà dato anche di piú;

25. poiché a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha».

26. Diceva ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno,

27. e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come.

28. La terra da sé stessa dà il suo frutto: prima l'erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato.

29. Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l'ora della mietitura è venuta».

30. Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo?

31. Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il piú piccolo di tutti i semi che sono sulla terra;

32. ma quando è seminato, cresce e diventa piú grande di tutti gli ortaggi; e fa dei rami tanto grandi, che all'ombra loro possono ripararsi gli uccelli del cielo».

33. Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere.

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