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Vangelo Secondo Marco 15:22-35 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

22. E condussero Gesú al luogo detto *Golgota che, tradotto, vuol dire «luogo del teschio».

23. Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra; ma non ne prese.

24. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirandole a sorte per sapere quello che ciascuno dovesse prendere.

25. Era l'*ora terza quando lo crocifissero.

26. L'iscrizione indicante il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei.

27. Con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra. [

28. E si adempí la Scrittura che dice: «Egli è stato contato fra i malfattori».]

29. Quelli che passavano lí vicino lo insultavano, scotendo il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il *tempio e lo ricostruisci in tre giorni,

30. salva te stesso e scendi giú dalla croce!»

31. Allo stesso modo anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l'uno all'altro: «Ha salvato altri e non può salvare sé stesso.

32. Il Cristo, il re d'*Israele, scenda ora dalla croce, affinché vediamo e crediamo!» Anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

33. Venuta l'ora sesta, si fecero tenebre su tutto il paese, fino all'ora nona.

34. All'ora nona, Gesú gridò a gran voce: «Eloí, Eloí lamà sabactàni?» che, tradotto, vuol dire: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»

35. Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Chiama *Elia!»

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