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Vangelo Secondo Marco 14:58-72 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

58. «Noi l'abbiamo udito mentre diceva: “Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo, e in tre giorni ne ricostruirò un altro, non fatto da mani d'uomo”».

59. Ma neppure cosí la loro testimonianza era concorde.

60. Allora il sommo sacerdote, alzatosi in piedi nel mezzo, domandò a Gesú: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?»

61. Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il *Figlio del Benedetto?»

62. Gesú disse: «Io sono; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo».

63. Il sommo sacerdote si stracciò le vesti e disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?

64. Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?» Tutti lo condannarono come reo di morte.

65. Alcuni cominciarono a sputargli addosso; poi gli coprirono la faccia e gli davano dei pugni dicendo: «Indovina, profeta!» E le guardie si misero a schiaffeggiarlo.

66. Mentre Pietro era giú nel cortile, venne una delle serve del sommo sacerdote;

67. e, veduto Pietro che si scaldava, lo guardò bene in viso e disse: «Anche tu eri con Gesú Nazareno».

68. Ma egli negò dicendo: «Non so, né capisco quello che tu dici». Poi andò fuori nell'atrio [e il gallo cantò].

69. La serva, vedutolo, cominciò di nuovo a dire ai presenti: «Costui è uno di quelli». Ma lui lo negò di nuovo.

70. E ancora, poco dopo, coloro che erano lí dicevano a Pietro: «Certamente tu sei uno di quelli, anche perché sei Galileo».

71. Ma egli prese a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo di cui parlate».

72. E subito, per la seconda volta, il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò della parola che Gesú gli aveva detta: «Prima che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte». E si abbandonò al pianto.

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